Quanto è importante nella vita di tutti essere riconosciuti per il proprio ruolo sociale?
Io direi tantissimo….. anzi, è praticamente attraverso il riconoscimento da parte di altri del nostro ruolo all'interno di un dato contesto che noi ci riconosciamo.
Il ruolo sociale spesso definisce cosa e chi siamo o siamo stati….
Un imprenditore?
Un medico?
Una casalinga?
Una commessa?
Spesso chi è affetto da demenza non ricorda cosa facesse prima della malattia, a volte confonde il proprio lavoro che magari ha fatto per una vita intera con un altro tipo di lavoro ma, le sensazioni che questo ruolo sociale donava difficilmente se le scorderà.
Che cos'è il ruolo sociale?
E' il comportamento dell'individuo nella società in cui vive, in relazione alla posizione che vi occupa.
Durante le mie assistenze a persone affette da decadimento cognitivo noto che ciò che nella vita sono stati, che lavoro facessero e come erano abituati a gestire le relazioni hanno un grande peso.
Recentemente mi sono occupata di supportare l'assistenza ad un signore, relativamente giovane, affetto da Alzheimer.
Nella sua vita è stato un grande imprenditore, una persona che amava gli sport e amava prendere decisioni riguardo tutto ciò che lo circondava.
La malattia gli ha portato via tutto ciò, cioè il suo ruolo sociale, il posto che lui stesso identificava come "suo nel mondo".
Come ho stabilito una buona relazione?
ridandogli appunto quel ruolo sociale che sentiva essergli sfuggito di mano,
trattandolo come una persona e non come un malato,
parlandogli sempre onestamente,
ricostruendo con lui un pezzo di vita che la malattia gli ha portato via,
cercando di coinvolgerlo in attività che per lui avessero un senso, lasciando stare le piegature delle lenzuola o dei calzini poiché per lui erano mansioni frustranti ma proponendo un progetto di lavoro vero dove potersi sentire utile,
ascoltandolo e accogliendolo anche nei momenti tristi e di pianto senza giudicare concentrandomi sempre sul qui e ora e mai sul dopo,
E' dunque importantissimo rispettare ciò che le persone sono state tutta la vita, quando la malattia è ancora in una fase dove si alterna lucidità a confusione considerando la persona per ciò che è stata e non pensando mai a cosa è diventata o diventerà.
Gestire una comunicazione in maniera propositiva è sempre l'arma migliore per fare una buona assistenza.
Brava Tatiana 👏, null'altro da aggiungere 😘