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Immagine del redattoreTatiana Pedrazzini

ASSISTENZA A PERSONA CON DEMENZA E DISTURBI LEGATI AL RIPOSO


Quando una persona #anziana soffre di #demenza , spesso, ha problemi di disturbo legati al #sonno, premettendo che tendenzialmente ad una certa età ci sono diversi fattori che disturbano il riposo notturno legati a malattie pregresse o a dolori articolari, stati infiammatori oppure la persona anche nel periodo precedente non era una dormigliona, ma di fatto, con l'avanzare della #malattia e del decadimento cognitivo spesso chi ne soffre ha difficoltà oggettive ad avere un ritmo regolare del sonno e della veglia.

Il motivo principale è che la malattia che progredisce aumenta quello che viene chiamato "sonno leggero" e quindi la persona tende a svegliarsi e rimanere sveglia più facilmente, senza contare che spesso sono alcuni farmaci ad andare interferire con il ritmo biologico del sonno.

In questi anni ho capito che i disturbi legati al sonno della persona che si assiste mietono più vittime, non solo il #malato ma anche chi ruota attorno alla sua stessa #assistenza che sia il coniuge, i figli o la classica #badante, che sono #caregiver formali o informali quindi posso tranquillamente dire che questo disturbo risulta essere molto invalidante sia per il #malato che per tutti gli attori che ruotano attorno all'#assistenzaallapersona, ed è per questo che per evitare che il prezzo pagato in termini di salute e benessere di chi si occupa di una persona affetta da demenza con questo tipo di disturbo, sia troppo alto in termini qualitativi di vita è opportuno che chi assiste l'anziano abbia la possibilità di riposare in maniera dignitosa per potersi occupare al meglio del suo assistito.

Cosa ci può essere d'aiuto?

Come sempre, scrivo ciò che consiglio alle famiglie che si rivolgono a me e che sono strategie testate nel mio lavoro di #OSS.

Prima di tutto consiglio di parlarne con il #medicodibase , il #geriatra di riferimento o il #neurologo poi sulla parte pratica suggerisco di evitare riposini, sonnellini, dormitine durante l'arco della giornata ma piuttosto proporrei attività di svago o ludiche durante tutto l'arco della giornata in modo da costruire delle routine costanti così da evitare disorientamenti ma anzi rafforzare l'orientamento spazio temporale , di conseguenza progettare la giornata tipo regolarmente non andando ad inserire troppi cambiamenti ma addirittura, a costo di essere noiosi, proporre una serie di #routine fisse e replicabili costantemente, benissimo le passeggiate, attività di ginnastica dolce se possibili così che la persona si possa #sanamentestancare, spesso è proprio che non avendo nulla da fare non riescono a stancarsi né fisicamente né mentalmente.

Evitare di far consumare sostanze eccitanti o che contengono caffeina, magari proporre tisane specifiche e che siano rilassanti.

Spesso consiglio di consolidare una routine specifica per il sonno che sia gradevole a tutti: un po' di musica rilassante, una bella tazza di latte caldo, magari con miele, 10 minuti di chiacchiere su belle foto......

Importante: se l'anziano si dimostra preoccupato, agitato o confuso evitiamo di obbligarlo ad andare a dormire poiché il risultato sarà solo di aumentare il suo stato di angoscia e paura ma piuttosto accoglierlo e rassicurarlo nelle sue angosce , capire se la stanza è preparata adeguatamente per accogliere un buon sonno (luce troppo forte, troppo caldo o troppo freddo, letto sistemato correttamente, la presenza di qualcosa che effettivamente disturba la persona).

Ma soprattutto , per continuare a prestare le giuste #cure alla persona è necessario prima di tutto prendersi cura di noi stessi , delegando quando è necessario o farsi aiutare quando ne abbiamo bisogno, per fare questo si può prenotare una #consulenza presso il mio ufficio, vi aiuterò a trovare la #giustasoluzione all'#assistenza attraverso un percorso di progettazione e costruzione delle #curedomiciliari.



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