ESTATE .... voglia di mare, montagna o lago, ma soprattutto, di passare qualche giorno in serenità per ricaricarsi e rigenerarsi, ma come possiamo fare per gestire al meglio una vacanza assieme ai nostri cari affetti da decadimento cognitivo e/o Alzheimer?
Se l'idea è quella di passare assieme le vacanze la parola più importante è ORGANIZZAZIONE della vacanza, è vero siamo in vacanza e pianificare ritmi e giornate è uno stress che vorremmo lasciarci alle spalle e quindi?
Quando si decide di trascorrere la vacanza con i nostri cari è consigliabile non lasciare nulla al caso ma organizzare per bene e per tempo il soggiorno così che possa effettivamente essere per tutti tempo di relax e serenità.
E come?
Partiamo, qualche settimana prima della partenza, annotandoci tutto quello che ci potrebbe servire, così da non dimenticare nulla, terapie, cercare di prevedere possibili imprevisti, ricordarsi abitudini particolari o routine importanti che andrebbero mantenute così facendo, potremmo ridurre notevolmente le possibilità che sorgano complicazioni, poiché lo scopo è chiaramente quello di goderci la nostra vacanza!
In generale ricordarsi che:
Se il viaggio dura più di quattro ore, sarebbe bene per il nostro malato fermarsi da qualche parte per fare una pausa.
Il viaggio può essere stressante!
Ragionevole quindi fissare qualche fermata breve che permette di concentrarci, specialmente se viaggiamo in auto, ma soprattutto se siamo impegnati nella guida, di riportare le attenzioni sul nostro caro e aiutarlo a orientarsi, spiegandogli dove siamo diretti e perché.
All’arrivo a destinazione, ugualmente, è bene fermarsi un momento e lasciare che la persona affetta da Alzheimer familiarizzi con il nuovo luogo, rimandando la sistemazione delle valigie in un secondo momento. Dedichiamo tutto il tempo necessario alla familiarizzazione del nuovo luogo/struttura, dedichiamo tutto il tempo che serve a questa nuova situazione, mi raccomando calma e tranquillità, è normale che si sia tutti tanto stanchi dopo il viaggio...
Al momento della prenotazione consiglio di avvisare il personale della situazione, spiegando che malattia ha il nostro caro e chiedendo di preparare la camera in maniera da evitare spiacevoli inconvenienti, ad esempio chiederei di evitare la presenza di tappeti, informerei su problemi legati all'alimentazione ad esempio che dieta sarebbe meglio farci preparare, frullata? tritata?.... chiediamo, se possibile, di riservarci un tavolo in una posizione tranquilla del ristorante per i pasti la cosa migliore sarebbe però anticipare un pochino così da non essere disturbati dal mormorio della sala....
Giunti in camera dobbiamo aiutare la persona affetta da demenza a ri-orientarsi nello spazio nuovo. Uno dei sintomi più comuni dell’Alzheimer è il disorientamento, quindi è importante mostrare con calma tutti i luoghi della camera e della struttura.
RICORDATE:
cambiando l’ambiente, alcune abitudini del nostro caro effetto del wandering possa aumentare, per cui dobbiamo avere la premura di avvisare la reception per poter informare il personale della struttura e teniamo sempre con noi una fotografia del nostro caro da mostrare in caso di necessità......
Nel limite del possibile cerchiamo di mantenere la routine della giornata il più simile possibile a quella abituale, sia negli orari di sveglia, colazione, pranzo, cena e riposo, sia nelle attività. Se per esempio la persona è abituata a fare una passeggiata a metà mattina o pomeriggio è importante che continui a farla anche in vacanza.
E se invece noi andassimo via per le nostre meritate e tanto desiderate vacanze lasciando a casa i nostri cari ?
Ovviamente la risposta è una sola: programmare per tempo l'assistenza, così da poter stare tranquilli, per fare questo bisogna risolversi ad un professionista dell'assistenza che indicherà la strada migliore per far trascorrere a tutti......
UNA BUONA VACANZA!!!!!
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